Camminata leggendaria al Ponte del Diavolo con merenda in Prosciutteria
Evento organizzato da Meeters
Cosa faremo
In un percorso naturalistico contornato dalla fitta vegetazione, affronteremo una camminata tra le leggende: dal Ponte del Diavolo al Fungo, fino alla sacra fonte di Brandola.
L'attività di gruppo mira a valorizzare la socializzazione e l'esplorazione del territorio. Faremo un giro di presentazioni per conoscerci meglio e trascorrere del tempo all'insegna dell'amicizia, creando nuovi legami e godendo insieme delle bellezze del territorio.
Tra Lama Mocogno e Pavullo, l’Appennino Modenese cela un enigma naturale inspiegabile: il Ponte del Diavolo. Il monolite, alto 3 metri e lungo oltre 33, sembrerebbe poter essere stato spostato e messo lì solamente da un gigante.
La leggenda vuole che un contadino che viveva nella zona più bassa del monte dovesse ogni giorno percorrere uno stancante tragitto per evitare di attraversare un fiume tortuoso. Spossato dalla costante fatica fece un patto con il diavolo: gli propose la sua anima affinché il signore delle tenebre costruisse un ponte per alleviare le sue fatiche.
Satana accettò e salì fino in cima alla montagna per prendere il monolite, ma, distratto dalle melodie di una sabba di streghe e persa la cognizione del tempo, dovette scappare al sorgere del sole, lasciando il ponte dove si trova oggi.
Dal ponte ci sposteremo fino al Fungo, un’altra particolare formazione genuina che sembra invece essere stata scolpita a mano. Raggiungeremo poi la fonte miracolosa, un luogo che nei Bagni di Brandola, risale a ben prima degli Etruschi. Fonte di acqua per antiche credenze e riti pagani, è considerata magica per un episodio curioso.
Gli abitanti della zona notarono che nel corso di un’epidemia che colpì le loro mandrie, i bovini guarivano abbeverandosi alla sorgente; analizzata dal medico Michele Savonarola che ne parlò in un suo trattato, da lì venne utilizzata anche per la cura dei pazienti di Bartolomeo Accursini che ne avrebbe elencato innumerevoli benefici.
Visiteremo infine l’antico borgo che nella Val Rossena ospita quest’incredibile sorgente: Brandola.
Prima del rientro a casa, per chi vorrà ci sarà la possibilità di fermarsi per una degustazione di crescentine e salumi alla Prosciutteria ''Bacio del Cimone''.
In un percorso naturalistico contornato dalla fitta vegetazione, affronteremo una camminata tra le leggende: dal Ponte del Diavolo al Fungo, fino alla sacra fonte di Brandola.
L'attività di gruppo mira a valorizzare la socializzazione e l'esplorazione del territorio. Faremo un giro di presentazioni per conoscerci meglio e trascorrere del tempo all'insegna dell'amicizia, creando nuovi legami e godendo insieme delle bellezze del territorio.
Tra Lama Mocogno e Pavullo, l’Appennino Modenese cela un enigma naturale inspiegabile: il Ponte del Diavolo. Il monolite, alto 3 metri e lungo oltre 33, sembrerebbe poter essere stato spostato e messo lì solamente da un gigante.
La leggenda vuole che un contadino che viveva nella zona più bassa del monte dovesse ogni giorno percorrere uno stancante tragitto per evitare di attraversare un fiume tortuoso. Spossato dalla costante fatica fece un patto con il diavolo: gli propose la sua anima affinché il signore delle tenebre costruisse un ponte per alleviare le sue fatiche.
Satana accettò e salì fino in cima alla montagna per prendere il monolite, ma, distratto dalle melodie di una sabba di streghe e persa la cognizione del tempo, dovette scappare al sorgere del sole, lasciando il ponte dove si trova oggi.
Dal ponte ci sposteremo fino al Fungo, un’altra particolare formazione genuina che sembra invece essere stata scolpita a mano. Raggiungeremo poi la fonte miracolosa, un luogo che nei Bagni di Brandola, risale a ben prima degli Etruschi. Fonte di acqua per antiche credenze e riti pagani, è considerata magica per un episodio curioso.
Gli abitanti della zona notarono che nel corso di un’epidemia che colpì le loro mandrie, i bovini guarivano abbeverandosi alla sorgente; analizzata dal medico Michele Savonarola che ne parlò in un suo trattato, da lì venne utilizzata anche per la cura dei pazienti di Bartolomeo Accursini che ne avrebbe elencato innumerevoli benefici.
Visiteremo infine l’antico borgo che nella Val Rossena ospita quest’incredibile sorgente: Brandola.
Prima del rientro a casa, per chi vorrà ci sarà la possibilità di fermarsi per una degustazione di crescentine e salumi alla Prosciutteria ''Bacio del Cimone''.
Caratteristiche del percorso
Dettagli attività
Cosa portare e cosa sapereInformazioni aggiuntive
5
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