Il Monte Soratte: Camminata sulle tracce lasciate dall’uomo
Evento organizzato da Meeters
Cosa faremo
Compiremo una camminata nella storia immergendoci nell’inviolata riserva naturale del Monte Soratte, un modesto ma svettante massiccio calcareo che si staglia nel dolce paesaggio della valle del Tevere.
Inizieremo l’escursione imboccando il “Percorso Vita”, un itinerario semplice e impreziosito dal verde rigoglioso della Foresta mediterranea, caratterizzata da sempreverdi come il leccio e da caducifoglie come i carpini, gli aceri e i frassini. Lungo il cammino incontreremo vecchie cave di estrazione della calce e la suggestiva grotta di Santa Lucia.
Quasi inaspettatamente, le pendenze cambieranno e il Monte Soratte comincerà a mostrarci il suo carattere impervio. Dopo un intenso tratto in salita, arriveremo all’antico rudere la “Casaccia dei Ladri” e ci ritroveremo in cresta, a quota 584 metri. Da questo momento in poi il trekking sarà tutto un dentro fuori dalle boscaglie, seguendo il lungo “sentiero delle Grotte”. I dislivelli diventeranno più morbidi e noi potremo goderci appieno il bellissimo fondo calcareo e gli sconfinati panorami che spaziano su tutto il Lazio.
Prima di giungere in vetta, devieremo verso l’abisso Erebus, un pozzo nella roccia profondo oltre 150 metri che fa parte del mondo sotterraneo di questa montagna. Dopo poco raggiungeremo l’Eremo di San Silvestro, arroccato a quota 691 metri, e qui faremo la meritata e rigenerante sosta per il pranzo.
Conclusa la pausa imboccheremo il sentiero “Degli Eremi”, più tortuoso ma al contempo scorrevole e meno ripido, che ci porterà a visitare numerose chiese e romitori, alcune delle quali abitate fino al XVIII secolo. Dopo aver scoperto e raccontato tutte queste tracce lasciate in passato dall’uomo, cominceremo la nostra discesa addentrandoci in una foresta molto particolare, un ambiente in cui vivono alcuni esemplari di leccio secolari. Usciti dal bosco, proseguiremo il cammino e giungeremo in paese, non prima di aver ammirato alcuni magnifici scorci su Sant’Oreste e la bassa Tuscia.
Compiremo una camminata nella storia immergendoci nell’inviolata riserva naturale del Monte Soratte, un modesto ma svettante massiccio calcareo che si staglia nel dolce paesaggio della valle del Tevere.
Inizieremo l’escursione imboccando il “Percorso Vita”, un itinerario semplice e impreziosito dal verde rigoglioso della Foresta mediterranea, caratterizzata da sempreverdi come il leccio e da caducifoglie come i carpini, gli aceri e i frassini. Lungo il cammino incontreremo vecchie cave di estrazione della calce e la suggestiva grotta di Santa Lucia.
Quasi inaspettatamente, le pendenze cambieranno e il Monte Soratte comincerà a mostrarci il suo carattere impervio. Dopo un intenso tratto in salita, arriveremo all’antico rudere la “Casaccia dei Ladri” e ci ritroveremo in cresta, a quota 584 metri. Da questo momento in poi il trekking sarà tutto un dentro fuori dalle boscaglie, seguendo il lungo “sentiero delle Grotte”. I dislivelli diventeranno più morbidi e noi potremo goderci appieno il bellissimo fondo calcareo e gli sconfinati panorami che spaziano su tutto il Lazio.
Prima di giungere in vetta, devieremo verso l’abisso Erebus, un pozzo nella roccia profondo oltre 150 metri che fa parte del mondo sotterraneo di questa montagna. Dopo poco raggiungeremo l’Eremo di San Silvestro, arroccato a quota 691 metri, e qui faremo la meritata e rigenerante sosta per il pranzo.
Conclusa la pausa imboccheremo il sentiero “Degli Eremi”, più tortuoso ma al contempo scorrevole e meno ripido, che ci porterà a visitare numerose chiese e romitori, alcune delle quali abitate fino al XVIII secolo. Dopo aver scoperto e raccontato tutte queste tracce lasciate in passato dall’uomo, cominceremo la nostra discesa addentrandoci in una foresta molto particolare, un ambiente in cui vivono alcuni esemplari di leccio secolari. Usciti dal bosco, proseguiremo il cammino e giungeremo in paese, non prima di aver ammirato alcuni magnifici scorci su Sant’Oreste e la bassa Tuscia.
Caratteristiche del percorso
Dettagli attività
Cosa portare e cosa sapereInformazioni aggiuntive
4.3
Recensioni