Piacevole Camminata da Grana al Bialbero Secolare
Novità
Evento organizzato da Meeters
Cosa faremo
Una piacevole camminata ad anello che parte dal paese per arrivare nella valle del Grana, che per un tratto costeggeremo fino ad incontrare uno dei rari bialberi tuttora presenti in natura.
Partendo dal concentrico del grazioso paesino, sotto la muraglia che sorregge la rocca, percorreremo un anello tra le colline monferrine godendo di splendidi panorami su tutto l' arco alpino.
Costeggeremo il torrente Grana che dà il nome al paese attraverso campi e vigneti che danno origine alle uve ruchè e malvasia, tipici vini locali. Arriveremo al bialbero che spicca isolato, maestoso, tra terra e vigneti, unico sovrano delle colline che lo circondano.
È un’anomalia, una rarità, ma la convivenza sembra non pesare né al gelso secolare, che affonda le radici nella terra rossa, né al ciliegio selvatico, che da circa trent’anni ha preso dimora tra le fronde della pianta. colpevole un uccellino che ha depositato lì un seme che ha trovato ambiente fecondo.
Torneremo risalendo la collina fino al belvedere sotto il sagrato della chiesa maestosa, che visiteremo a seconda della disponibilità parrocchiale, dove si distinguono nelle belle giornate di sole il massiccio del Rosa, il Cervino con la sua forma a piramide e più in là addirittura il Monviso della parte più occidentale della catena alpina.
Una piacevole camminata ad anello che parte dal paese per arrivare nella valle del Grana, che per un tratto costeggeremo fino ad incontrare uno dei rari bialberi tuttora presenti in natura.
Partendo dal concentrico del grazioso paesino, sotto la muraglia che sorregge la rocca, percorreremo un anello tra le colline monferrine godendo di splendidi panorami su tutto l' arco alpino.
Costeggeremo il torrente Grana che dà il nome al paese attraverso campi e vigneti che danno origine alle uve ruchè e malvasia, tipici vini locali. Arriveremo al bialbero che spicca isolato, maestoso, tra terra e vigneti, unico sovrano delle colline che lo circondano.
È un’anomalia, una rarità, ma la convivenza sembra non pesare né al gelso secolare, che affonda le radici nella terra rossa, né al ciliegio selvatico, che da circa trent’anni ha preso dimora tra le fronde della pianta. colpevole un uccellino che ha depositato lì un seme che ha trovato ambiente fecondo.
Torneremo risalendo la collina fino al belvedere sotto il sagrato della chiesa maestosa, che visiteremo a seconda della disponibilità parrocchiale, dove si distinguono nelle belle giornate di sole il massiccio del Rosa, il Cervino con la sua forma a piramide e più in là addirittura il Monviso della parte più occidentale della catena alpina.
Caratteristiche del percorso
Dettagli attività
Cosa portare e cosa sapereInformazioni aggiuntive
Politica di cancellazione e Assicurazione