Orridi di Uriezzo: Suggestivo Percorso al Centro della Terra
Evento organizzato da Meeters
Cosa faremo
Scopriremo gli incantevoli Orridi di Uriezzo e rievocheremo ere geologiche passate, attraverso un itinerario che assomiglierà ad un autentico viaggio nel tempo.
Tra Crodo e Premia in meno di 3 chilometri la montagna fa un balzo di 160 metri. Lo si nota bene quando si sale la strada nei pressi di Baceno. A lato della pianura lungo la quale scorre il fiume Toce, si ergono pareti verticali coperte in parte da rigogliose foreste. Qui la vegetazione nasconde la testimonianza più mirabile di un antico ghiacciaio che sovrastò tutta la valle.
Quando l’imponente massa si ritirò, lasciò delle profonde incisioni nella dura roccia, talvolta ampie, talvolta così strette da impedire il passaggio della luce del sole. Dove c’era il ghiacciaio oggi fluisce il Toce, che nel tempo ha deviato il suo corso: ecco perché avremo la fortuna di visitare buona parte di questi orridi, un complesso di gole all'interno delle quali non scorre più la massa d’acqua che in principio li ha generati.
Esplorando il loro interno avremo la sensazione di stare al centro della terra, un luogo dove la vita è impossibile se non per muschi e felci. Una volta riemersi dalle profonde cavità rimarremo esterrefatti al cospetto dell’incantevole esplosione di colori che si paleserà ai nostri occhi: il verde intenso del bosco si alternerà a radure e pascoli punteggiati di fiori multicolori.
E non è tutto! Visiteremo anche le Marmitte dei Giganti, luogo in cui le acque del Toce continuano il processo di erosione iniziato dal ghiacciaio millenni orsono; dopodiché saliremo fino a Crego, piccolo villaggio in pietra, da cui godremo di un suggestivo panorama sull'intera vallata sottostante.
Scopriremo gli incantevoli Orridi di Uriezzo e rievocheremo ere geologiche passate, attraverso un itinerario che assomiglierà ad un autentico viaggio nel tempo.
Tra Crodo e Premia in meno di 3 chilometri la montagna fa un balzo di 160 metri. Lo si nota bene quando si sale la strada nei pressi di Baceno. A lato della pianura lungo la quale scorre il fiume Toce, si ergono pareti verticali coperte in parte da rigogliose foreste. Qui la vegetazione nasconde la testimonianza più mirabile di un antico ghiacciaio che sovrastò tutta la valle.
Quando l’imponente massa si ritirò, lasciò delle profonde incisioni nella dura roccia, talvolta ampie, talvolta così strette da impedire il passaggio della luce del sole. Dove c’era il ghiacciaio oggi fluisce il Toce, che nel tempo ha deviato il suo corso: ecco perché avremo la fortuna di visitare buona parte di questi orridi, un complesso di gole all'interno delle quali non scorre più la massa d’acqua che in principio li ha generati.
Esplorando il loro interno avremo la sensazione di stare al centro della terra, un luogo dove la vita è impossibile se non per muschi e felci. Una volta riemersi dalle profonde cavità rimarremo esterrefatti al cospetto dell’incantevole esplosione di colori che si paleserà ai nostri occhi: il verde intenso del bosco si alternerà a radure e pascoli punteggiati di fiori multicolori.
E non è tutto! Visiteremo anche le Marmitte dei Giganti, luogo in cui le acque del Toce continuano il processo di erosione iniziato dal ghiacciaio millenni orsono; dopodiché saliremo fino a Crego, piccolo villaggio in pietra, da cui godremo di un suggestivo panorama sull'intera vallata sottostante.
Caratteristiche del percorso
Dettagli attività
Cosa portare e cosa sapereInformazioni aggiuntive
4.7
Recensioni