Trekking a Salecchio: Un Nido d'Aquila fra le Montagne Ossolane
Evento organizzato da Meeters
Cosa faremo
Andremo alla scoperta di Salecchio, la più isolata comunità di tutte le Alpi. Per sette secoli, dal Medioevo fino agli anni 60 del Novecento, i suoi abitanti vissero in villaggi remoti posti su uno sperone roccioso a strapiombo sulla Valle Antigorio. Nessuna strada li collegava alla valle, ma solo una serie di sentieri aspri e poco praticabili.
Ripercorreremo le strade che hanno formato questa appassionante storia, staccandoci dall’abitato di Fondovalle in Val Formazza, con un lungo itinerario a mezza costa giungendo a Salecchio. Lungo la strada incontreremo veri e propri gioielli come il lago di Antillone, un piccolo specchio d’acqua che in giornate limpide regala giochi ottici notevoli. Attraverseremo boschi di abeti e faggi, casa di tanti animali selvatici, in particolare camosci.
Giunti ai prati panoramici di Vova e Case Francoli, inizierà la discesa e l’immersione in un mondo antico: la segheria, il forno comunitario, le case di legno decorate dai geranei in fiore, i vecchi fienili famosi per i loro basamenti “a fungo”, qualsiasi angolo ci racconterà la vita in una comunità di alta quota.
Ci lasceremo incantare dalla grazia di questo borgo che oggi vive solo d’estate, ma che rimane impresso nel cuore di chiunque vi metta piede. Per chi vorrà ci sarà la possibilità di gustare una gustosa merenda in rifugio.
Andremo alla scoperta di Salecchio, la più isolata comunità di tutte le Alpi. Per sette secoli, dal Medioevo fino agli anni 60 del Novecento, i suoi abitanti vissero in villaggi remoti posti su uno sperone roccioso a strapiombo sulla Valle Antigorio. Nessuna strada li collegava alla valle, ma solo una serie di sentieri aspri e poco praticabili.
Ripercorreremo le strade che hanno formato questa appassionante storia, staccandoci dall’abitato di Fondovalle in Val Formazza, con un lungo itinerario a mezza costa giungendo a Salecchio. Lungo la strada incontreremo veri e propri gioielli come il lago di Antillone, un piccolo specchio d’acqua che in giornate limpide regala giochi ottici notevoli. Attraverseremo boschi di abeti e faggi, casa di tanti animali selvatici, in particolare camosci.
Giunti ai prati panoramici di Vova e Case Francoli, inizierà la discesa e l’immersione in un mondo antico: la segheria, il forno comunitario, le case di legno decorate dai geranei in fiore, i vecchi fienili famosi per i loro basamenti “a fungo”, qualsiasi angolo ci racconterà la vita in una comunità di alta quota.
Ci lasceremo incantare dalla grazia di questo borgo che oggi vive solo d’estate, ma che rimane impresso nel cuore di chiunque vi metta piede. Per chi vorrà ci sarà la possibilità di gustare una gustosa merenda in rifugio.
Caratteristiche del percorso
Dettagli attività
Cosa portare e cosa sapereInformazioni aggiuntive
4.6
Recensioni